L’ansia e gli attacchi di panico colpiscono gran parte della popolazione mondiale. Questi disturbi presentano molte sfaccettature e possono essere più o meno gravi ma una cosa è certa: rappresentano una fonte di disagio per il soggetto che ne soffre. I sintomi fisici dell’ansia e degli attacchi di panico sono numerosi: vertigini, nausea, sudorazione, tremori, formicolii agli arti, etc. Spesso i soggetti decidono di affidarsi esclusivamente ai medicinali che alleviano i sintomi ma non eliminano mai la fonte del problema. Per questo motivo, gli esperti consigliano spesso di abbinare alla tradizionale terapia farmacologica un percorso di psicoterapia e nei casi ovviamente meno gravi, corsi di Training Autogeno.
Il Training Autogeno può aiutare il soggetto in tre fasi: nella prevenzione del disturbo, nella possibilità di affrontare eventuali attacchi di panico e nella ricerca dei fattori che scaturiscono questi disturbi.
• Training autogeno e prevenzione dell’ansia: Il Training Autogeno, attraverso degli allenamenti costanti, consente di tranquillizzare il corpo e la mente. Oltre una pace ritrovata, il soggetto potrà notare sin dalle prime sedute un netto miglioramento delle funzioni dell’organismo. In questo quadro di benessere il soggetto sarà meno portato a manifestare episodi di ansia generalizzata.
• Training autogeno per affrontare il problema: chi soffre di attacchi da panico o d’ansia vive nella maggior parte del tempo nell’attesa del prossimo attacco e questa paura diventa terreno fertile per il manifestarsi dell’ansia. Attraverso il Training Autogeno è possibile imparare alcune tecniche volte a raggiungere la calma in poco tempo. Questa tecnica risulta senz’altro un valido aiuto durante le situazioni di emergenza.
• Trovare la fonte del problema con il Training Autogeno: spesso ciò che fa scattare un attacco di ansia nel paziente è la situazione stessa (ad esempio quando ci si trova in mezzo a tanta gente). In questo caso risulta molto utile una tecnica denominata Desensibilizzazione autogena. La tecnica consiste nel far immaginare al soggetto la situazione che gli genera timore, mentre si trova in stato di calma, e nello stimolarlo a produrre immagini mentali di intensità crescente di ansia. Ciascuna immagine, viene poi associata dal conduttore a formule verbali e immagini tranquillizzanti. Grazie alla desensibilizzazione autogena il soggetto si allena quindi affrontare con calma la situazione quando realmente si presenterà.