Training Autogeno: Funziona. Lo dice la scienza

Come abbiamo già avuto modo di spiegare in questo articolo, il Training Autogeno, introdotto per la prima volta dal neurologo tedesco Johannes Heinrich Schultz, nel 1932, è stato studiato negli anni attraverso l’utilizzo di strumentazioni di neuroimmagine, per verificare che sia davvero efficace come affermano le testimonianze di chi lo pratica.

Numerose ricerche hanno dimostrato come, il training autogeno, e i suoi esercizi, apportano modifiche fisiologiche positive nella mente e nel corpo. Queste modifiche, in senso positivo, hanno un impatto curativo su molte patologie ad esempio quelle di origine psicosomatica, e anche sulla gestione dell’ansia e dello stress, sulla possibilità di modificare comportamenti disfunzionali.

Gli ambiti di applicazione sono numerosi e le controindicazioni sono pressoché nulle.

Effetti del training Autogeno: eccone alcuni.

  • Il training autogeno ha effetti sulla regolarizzazione dell’equilibrio tra sistema neurovegetativo simpatico (che attiva le modifiche fisiologiche legate alle fasi di stress) e parasimpatico (che disattiva le modifiche fisiologiche legate alle fasi di stress);
  • Il rilassamento prodotto con gli esercizi di training autogeno produce una riduzione del tono muscolare, contribuendo a ridurre dolori muscolari cronici, tensioni, ecc;
  • Permette di ridurre la frequenza cardiaca e di conseguenza, con il giusto allenamento è possibile ripristinare la regolarità del battito cardiaco, e dopo poco tempo, anche un abbassamento della pressione arteriosa;
  • Contribuisce ad abbassare i valori legati alla presenza degli “ormoni dello stress”, come il cortisolo;
  • Migliora il sistema immunitario;
  • Una persona ben allenata mostra una corteccia prefrontale più spessa, rispetto al normale, con un conseguente miglioramento delle sue funzioni;
  • Agisce sul metabolismo generale attraverso una diminuzione della glicemia e del colesterolo;

Questi studi hanno dimostrato anche che, 20 minuti di training autogeno, eseguito correttamente, equivalgono a 2/3 ore di sonno, molto utile per recuperare le energie nei periodi di forte stress.

Gli esercizi del training autogeno:

Gli esercizi basilari dei corsi di training autogeno possono essere elencati come segue:

  1. Pesantezza
  2. Calore
  3. Cuore
  4. Respiro
  5. Plesso solare
  6. Fronte fresca

Questi esercizi apportano modifiche fisiologiche positive nella muscolatura, nel sistema cardiovascolare e neurovegetativo e nell’apparato respiratorio, generando di conseguenza una situazione di benessere del corpo e della mente, che si riflette su tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali delle pratiche di training autogeno, sono pressocché nulli. È certo che per apprendere correttamente le tecniche, è necessario affidarsi a corsi o specialisti adeguati, allo stesso modo di altre pratiche come la meditazione o lo yoga, a cui il training autogeno può essere equiparato.

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